I posti più dolorosi dove farsi un tatuaggio
Quanto dolore provoca un tatuaggio?
L’incisione della pelle attraverso l’arte del tatuaggio rappresenta una delle più vetuste pratiche culturali umane per adornare e trasformare il proprio corpo. Che si manifesti come rituale o simbolo di status, l’attrazione verso i tatuaggi è immutata nel tempo. E indubbiamente, ricevere un tatuaggio comporta dolore. Numerosi aghi trapassano la pelle ripetutamente per depositare l’inchiostro nei diversi strati dermici. Alcuni trovano piacere in questo processo e si abbandonano al relax, mentre altri tollerano a stento la sensazione dolorosa.
Quanto dolore provoca un tatuaggio?
L’intensità del dolore varia. Chiaramente, molto dipende dall’abilità del tatuatore e dalla sua delicatezza nell’operare. La durata del processo influisce altresì. Un dolore lieve può essere gestito per brevi periodi, ma con il passare delle ore la percezione può cambiare. La soglia del dolore varia da individuo a individuo, esattamente come varia la reazione al solletico. Evidentemente, tatuarsi in certe zone corporee risulta particolarmente sofferto, mentre altre parti sono decisamente più tollerabili per chi affronta il suo primo tatuaggio. La sensibilità al dolore di determinate aree corporee è facilmente spiegabile con la presenza di numerose terminazioni nervose. E, naturalmente, le zone prive di uno strato adiposo sottocutaneo sono quelle in cui la percezione degli aghi si fa più intensa.
Zone del corpo più dolorose per i tatuaggi
Abbiamo consultato il nostro team di tatuatori e i professionisti di Black Virgo per identificare le aree del corpo più e meno sensibili al dolore dei tatuaggi. È complesso determinare quali siano le più dolorose senza avere esperienza diretta su tutto il corpo. Ma esistono zone particolarmente indicate per chi si avvicina al mondo dei tatuaggi per la prima volta.
Il tatuaggio sul braccio è generalmente considerato meno doloroso. Grazie alla presenza di tessuto muscolare e pelle più resistente, rappresenta la scelta ottimale per un primo tatuaggio con minore sofferenza. Seguono gli avambracci e i polpacci, anch’essi aree meno sensibili ideali per novizi desiderosi di familiarizzare con la sensazione del tatuaggio.
Ora, le zone davvero delicate! Tra le aree più dolorose spiccano i capezzoli, dovuto alla grande quantità di terminazioni nervose, rendendo la tolleranza al dolore una vera sfida. Anche il collo, la zona lombare inferiore, le costole superiori e il cranio si posizionano ai vertici della classifica del dolore secondo i nostri tatuatori e il team di Black Virgo. Abbiamo elaborato una mappa del dolore per evidenziare, secondo la nostra esperienza, le zone più critiche.
Perché i tatuaggi sono dolorosi
La discrepanza nel dolore tra le diverse aree dipende dalla distribuzione dei nervi. Se esiste uno strato adiposo tra pelle e nervi, il dolore non viene trasmesso altrettanto direttamente alle terminazioni nervose come accade in altre parti del corpo. Da ciò deriva la preferenza per le braccia come sede ideale per un primo tatuaggio. Se, invece, si desidera un tatuaggio sulle costole o sui piedi, dove il grasso è meno presente, è necessario prepararsi a un dolore più intenso.
Esistono poi aree del corpo con minore densità di terminazioni nervose, solitamente le parti esposte quotidianamente all’esterno. Gli avambracci, ad esempio, hanno meno grasso vicino al gomito, rendendo possibile avvertire l’osso sotto la pelle. Tuttavia, questa zona risulta meno dolorosa per la maggior parte delle persone data la minor presenza di terminazioni nervose. Lo stesso si applica a ginocchia e stinchi, dove il dolore è più gestibile nonostante l’assenza di cuscinetti adiposi.
In contrasto, mani, piedi e cosce presentano un’alta densità di terminazioni nervose, risultando quindi particolarmente sensibili.
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